Lucia Guglielminetti's books on Goodreads
Sette giorni per i lupi Sette giorni per i lupi (RVH, #2)
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Ascesa alle Tenebre Ascesa alle Tenebre (RVH, #1)
reviews: 2
ratings: 2 (avg rating 4.50)

 

 

- 6-

 


 

(Raistan)

 

 

 


Lo sapevo, caro lettore. L'ho sempre sospettato. Queste femmine tutte insieme mi faranno finire al manicomio. Spero solo che Eric se le riprenda in fretta, o non uscirò vivo da queste nottate. Non fanno che litigare tra di loro, e verso di me non ci sono mezze misure: o mi assaltano per scoparmi, o tentano di uccidermi. Non ce la posso fare. Sì, ho capito, vuoi i dettagli.

Allora, prima è stato il turno della ragazzina con i capelli rossi, Jess. È destinata a diventare una vera bomba sexy, non appena prenderà davvero coscienza dei suoi notevoli mezzi, ed è anche piuttosto intraprendente, per l'età che ha, ma non riesco a considerarla come una preda, anche se ho dovuto fare appello a tutto il mio autocontrollo per non abusare di lei in modi molto perversi e fantasiosi. Cazzo, finalmente avevo trovato una vergine e me la sono lasciata scappare! A volte penso di essermi davvero rammollito, ma mi fa tenerezza, sarebbe come scoparmi Gimmick, il mio coniglio di pezza, anche se un Gimmick fasciato in un vestito di pelle rossa che lì per lì ha rischiato di farmi schizzare gli occhi fuori dalla testa. È stato difficile riprendere possesso delle mie facoltà mentali, ma il bello doveva ancora arrivare.

Immaginatevi la scena: sfreccio fuori dal mio appartamento, meta il Cages – se avessi picchiato qualcuno forse mi sarei sfogato – e quasi mi scontro con Pamela, incollata alla mia porta come un foglio di carta moschicida.

“Già finito? Ti ricordavo più resistente, Olandese, stai perdendo colpi. Dov'è quella puttanella? Io e lei dobbiamo fare un discorso molto lungo e particolareggiato” mi dice, incrociando le braccia sulle tette.

Capirete, stavo già litigando con il mio allegro compagno di giochi che mi urlava “traditore!” da dentro i pantaloni, proprio non avevo voglia di discutere anche con lei.

“Lasciala in pace, donna, non ha fatto niente di male” le ringhio io, cercando di passare oltre. Più facile a dirsi che a farsi, con quel mastino.

“Ohhh, ma come siamo diventati paterni, tutto a un tratto! Prima la porti al parco giochi, poi la scarrozzi in giro per tutta la città a comprare giocattoli... e adesso cos'hai fatto? Le hai cantato una ninna nanna e le hai rimboccato per bene le coperte? Non mi freghi, stronzo, vai a chiamarla e dille di venire da me subito, sempre che riesca ancora a camminare! Quando Eric lo saprà...”

A quel punto ho perso un tantino la pazienza, solo che lei era già sfrecciata via e mi è pure toccato inseguirla. L'ho raggiunta un attimo prima che mi chiudesse in faccia la porta del suo mini alloggio, e l'ho spinta all'interno. Quel suo riferimento ad Eric non mi era piaciuto per niente. Non che ne abbia paura, ma per esperienza personale so che è sempre meglio non suscitare le ire di vampiri millenari. Ci tengo, alle mie articolazioni.

“Saprà cosa, eh? Non è il suo maker, e non lo sei nemmeno tu, che cazzo te ne frega di chi se la scopa?” 

Non avrei ammesso di non averlo fatto nemmeno sotto tortura. Lo schiaffo che mi ha rifilato testimoniava che in qualche modo le importava, invece.

“Stronzo! Voi maschi siete tutti uguali, è per quello che preferisco le donne, almeno non cercano di... di... abusare di te appena ti volti!”

Altro schiaffo, o per lo meno, un tentativo, ma le ho bloccato la mano a mezz'aria e l'ho attirata contro di me, trattenendola per la vita. Almeno non avrebbe avuto la possibilità di prendermi a calci nelle palle, eventualità assolutamente da contemplare, in situazioni come quella.

“L'ultima volta non è sembrato dispiacerti troppo, il mio... abuso. Cos'è, non ti piaccio più? Oppure sei gelosa?”

“Lasciami, ti avverto, o ti cavo gli occhi, anche se dopo mi toccherà ridarmi lo smalto.”

“Uhhh, ecco il tono gelido che mi mancava tanto. Anche i tuoi completini sadomaso mi mancavano, sei  stata gentile a portarli. Questo che hai stasera è una favola, che cosa pensavi di farci? Vuoi farti assumere in uno dei bordelli della mia città? Un ritorno alle origini, Pamela? Nostalgia del passato? Oppure volevi attirare la mia attenzione?”

 

Con una specie di miagolio inferocito ha davvero tentato di cavarmi gli occhi, ma non si diventa Sommo Maestro raccogliendo margheritine nei prati e non sarebbe stata una femmina con un terzo dei miei anni a mettermi in difficoltà, non con uno spazio di manovra così ristretto. Era come tentare di trattenere un gatto inferocito, ma era anche divertente, senza contare che nel suo dimenarsi si stava strofinando contro le mie parti basse e non ero l'unico a divertirsi. Altrettanto interessante la sequela di insulti in due lingue che mi ha rivolto, ma ne ho registrata solo la metà.

 

In tre secoli ho capito una cosa, caro lettore: a volte, il sistema più semplice per far ragionare una femmina è metterla a 90 su una superficie piana e lasciare che la – mia – natura segua il suo corso. Lì per lì protestano un tantino, magari, ma alla fine tutte dimostrano di aver compreso appieno i miei... argomenti. Mi sono dunque caricato in spalla la signora Pamela Swynford de Beaufort, l'ho scaraventata senza tante cerimonie sullo schienale del divano, come un panno steso ad asciugare – un bellissimo panno, con un culo da favola a mia completa disposizione – e, anche se con più di una settimana di ritardo le ho dato il benvenuto nella mia terra e nella mia casa, ridendo delle sue invettive che si sono ben presto mischiate a gemiti e rantoli inequivocabili.

Lesbica ‘sto cazzo, continuo a sostenere.

“Stai male? Vuoi che smetta, mijn lieve Pamela?” era ironico, naturalmente, così come il “mia dolce” con cui l'avevo definita. Mi sono anche bloccato per un attimo, per puro sadismo, credo, costringendola a sollevare le chiappe per ricongiungersi con il mio affare, piuttosto contrariato anche lui per l'interruzione.

“Sei... sei uno stronzo, Van Hoeck, ti odio, Eric ti farà a pezzi quando saprà come mi hai trattata, du inte vågar stoppa!” o qualcosa del genere, insomma.

“Purtroppo la lingua astrusa dei vichinghi non mi è nota, puoi ripetere, cara?”

“Non azzardare a fermarti, bastardo!” ha squittito, cercando di rimettersi in posizione eretta.

“Ahh, ecco, mi sembrava di aver capito bene... eppure continui a offendermi, non so se ho ancora voglia. Sono un tipo sensibile, sai com'è...”

“Giuro che ti ammazzo con le mie mani! Aspetterò sveglia e poi ti ficcherò un paletto in quel tuo cuore del cazzo, e imbratterò le pareti con quella merda rossa in cui ti trasformerai, brutto...”

Non mi piacciono le minacce, troietta.”

L'ho afferrata per i capelli obbligandola a raddrizzarsi, poi l'ho morsa nel collo con energia e sono di nuovo affondato in lei, strappandole uno strillo.

 

È stato allora che la situazione si è fatta piuttosto surreale, caro lettore. Un attimo dopo, un dolore terrificante proveniente dalle mie povere palle, unito a uno strattone ai capelli tanto forte da farmi scattare la testa all'indietro, ha interrotto quel piacevole match per cacciarmi a forza in uno del tutto diverso. Lì per lì non ho capito che cosa stesse succedendo, ho persino pensato che Northman si fosse davvero materializzato alle mie spalle per farmi scontare la scortesia nei confronti della sua creatura, ma poi l'ho vista. Tara. Quella piccola troia maleducata aveva fatto irruzione e teneva i miei gioielli di famiglia in ostaggio, assieme alla mia chioma.

“Lasciala, maiale, o giuro che te le stacco. Togli il tuo cazzo bianchiccio dalla mia maker, subito!”

Non è che si riesca a fare molto quando qualcuno ti trattiene in quel modo, caro lettore, e ho dovuto obbedirle, ma sentivo una sana, vampirica furia salire in superficie,  come la lava di un vulcano.

“Sei morta, bambina. Solo che ancora non lo s...”

Strizzata, e strattone ai capelli. Percepivo il suo terrore, così come quello di Pam, e me ne nutrivo per riuscire a resistere in piedi. Ho tentato di abbrancarla, ma non me ne ha dato la possibilità.

“Tara! Sei impazzita? Come osi entrare in questo modo? Lascialo, lascialo subito, oh cazzo, Raistan, prometti che non la ucciderai, Tara, ti ho detto di lasciarlo!”

“Ti stava facendo male, è un maschio di merda, come tutti gli altri, anzi, peggio, lascia che gliele stacchi, non lo sopporto!”

“NO!” abbiamo urlato in coro Pam ed io. Finalmente una cosa su cui eravamo d'accordo.

“Come tua maker, ti ordino di lasciarlo andare, subito! E a te, Raistan, lo chiedo per favore, non...”

Finalmente ero libero. Libero di accartocciarmi a terra a piangere come un vitello, se avessi voluto, ma non potevo dare alla ragazzina quella soddisfazione. Reggendomi i pantaloni con una mano, mi sono voltato e le ho mollato un manrovescio che l'ha scaraventata dalla parte opposta della stanza, ma non mi è sfuggito il suo ringhio di sfida e il suo sguardo di puro odio, mentre si rialzava.

“Nella gabbia. Tra mezz'ora. Se hai qualcosa da lasciare a qualcuno, decidi adesso, perché non ne uscirai viva.”

Ho ignorato le successive preghiere di Pam e mi sono trascinato con la maggior dignità possibile fuori dalla stanza. Qualcuno doveva imparare un po' di educazione, e io mi sentivo la persona più adatta per insegnargliela.

 

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Commenti: 5
  • #1

    Aria (lunedì, 25 febbraio 2013 13:44)

    Povero Raistan: un minuto di silenzio per i suoi gioielli di famiglia brutalizzati a tradimento da quella rompipalle (letteralmente) di Tara!
    Sì, è decisamente ora che la straccia-maroni impari un pò di buona creanza... e a non fare la cockblocker!!!
    E pensare che Raistan stava dando il meglio di se e si era comportato finora in maniera inappuntabile. ;)
    Ho apprezzato moltissimo la sua sensibilità verso Jessica ed il suo tenero paragone all'indimenticabile Gimmick.
    Quanto a Pam...come ho già detto i vampiri (e le vampire) non sono di bronzo e poi, in fondo, stava solo facendo gli onori di casa con lei.
    E poi alzi la mano chi finora non ha fatto almeno un pensierino su un probabile caldo benvenuto. ;)
    E se anche potrei disapprovare in teoria il sistema raistaniano "per far ragionare una femmina", non ho niente da eccepire se la femmina in questione gradisce, come in questo caso. Anzi...
    "Chi fa il bene, va all'inferno" recita un proverbio dialettale delle mie parti: bella ricompensa davvero per Raistan!
    Spero quindi che scordi ogni
    riguardo e che faccia nera (letteralmente) Tara!
    Chissà che non le insegni la retta via...
    Intanto, come sospettavo, nel casino generale si è perso il messaggio urgente di Eric! Sigh.

  • #2

    Mabel (lunedì, 25 febbraio 2013 13:52)

    Quoto Aria in tutto e mi permetto di aggiungere che se, fregandosene della sesta stagione di true blood in lavorazione, raistan mi eliminica fisicamente e definitivamente Tara non può che rendermi felice e appagata ( anche più di Pam :D)... ora però mi sorge un dubbio atroce: coem diavolo è venuta in mente a Raistan l'idea che farlo con Jessica sia come scopare il coniglio di pelouche?! Cosa insegnavano a fare ai pelouche ai bambini olandesi del seicento? Si può avere un capitolo "Le cronache di Gimmick" il cui il coniglio narra per filo e per segno la sua vita con baby Raistan? Desidero documentarmi

  • #3

    LuciaG (lunedì, 25 febbraio 2013 14:22)

    @Aria: Meno male che c'è gente solidale, da queste parti, Raistan se lo merita proprio, povera creatura!
    Credo che cmnq manterrà il suo proposito e farà passare a Tara dei momenti indimenticabili, anche se di tipo diverso da quelli di Pam. Chi semina vento, raccoglie tempesta, giusto?
    @Mabel: vedo che la tua fervida fantasia - dovrei dire perversa - ha già messo insieme un filmino di tutto rispetto, prendendo alla lettera il delicato paragone con cui Raistan ha accostato la giovane e relativamente pura Jess al suo coniglio di pezza, simbolo di innocenza e candore. Temo che le "Conache di Gimmick" (muahahahahha) non conterrebbero quei dettagli scabrosi di cui sei tanto avida... Era un bambino come si deve, LUI!

  • #4

    Claudia (lunedì, 25 febbraio 2013 17:54)

    Anche se come al solito avrei qualcosina da ridire sulle sempre molto originali opinioni di Raistan sulle donne, devo ammettere che stavolta, poveraccio, non stava facendo nulla di male e quell'imbecille di Tara si è intromessa come i cavoli a merenda.

    Non so se però Raistan finirà per eliminarla fisicamente... A Pam potrebbe non piacere. In fondo, Tara è comunque la sua progenie ed appartiene dunque alla casata Northman...

  • #5

    Aria (lunedì, 25 febbraio 2013 22:39)

    @Claudia: anch'io penso che Raistan, dopo essersi tolto qualche sacrosanta soddisfazione, finirà per risparmiare la nipotina di Eric Northman.
    Lo ricorda anche lui: "è sempre meglio non suscitare le ire di vampiri millenari".