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Ascesa alle Tenebre Ascesa alle Tenebre (RVH, #1)
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Babyvamp Jessica

(il blog di Jessica Hamby)

 

 


 

17 Gennaio


 

Bentrovati, amici blogger, non crederete mai dov'è finita la vostra Jess! Niente meno che in Europa, ad Amsterdam, per la precisione!

Sono con Pam e Tara, e questa è un tantino una scocciatura. Pam non fa altro che darmi ordini e sgridarmi, Tara sembra sempre di cattivo umore e non c'è verso di coinvolgerla in qualcosa di divertente, ma non mi lamento, i lati positivi ci sono eccome, a cominciare da Raistan Van Hoeck, il nostro affascinante ospite. Affascinante? Da sballo, direi, dovreste vederlo! Altissimo, due spalle e un corpo da infarto, una cascata di capelli biondi che gli sfiorano la cintura, due occhi azzurri che... mmmmmm... l'unico problema è che ogni volta che me lo ritrovo davanti vado in palla e faccio la figura della ragazzina imbranata. A dispetto di quello che dice Pam, che ce lo aveva descritto come una specie di demonio stronzo, finora è sempre stato un perfetto gentiluomo. Non parla molto, ma è sempre gentile e si sta facendo in quattro per farci apprezzare il soggiorno nella sua città. Siamo qui ormai da una settimana e abbiamo visitato Amsterdam in lungo e in largo. È una città bellissima, piena di vita, di negozi meravigliosi e di locali alla moda – il suo, The Cages, è fantastico, ma ve ne parlerò poi – e a me che non ero mai uscita dalla Louisiana sembra tutto incredibile. Lui pare conoscere la storia di ogni edificio e di ogni strada, e non mi stancherei mai di ascoltarlo, anche perchè mi piace persino la sua voce e il suo strano accento. Sì, ok, avrete capito che la vostra Jessica è cotta del misterioso straniero, ma se lo vedeste lo sareste anche voi. Fa un po' paura, su questo Pam ha ragione, ma è un vampiro pluricentenario, sarebbe strano se così non fosse, no?


I miei momenti preferiti fino a adesso? Tre direi, così su due piedi.

Il primo è stato mentre Raistan era impegnato in un combattimento nella gabbia che svetta nel suo locale. Mi ero fatta prendere un po' la mano e mi ci ero arrampicata sopra per poter vedere meglio, eccitata dall'odore e dal desiderio di sangue che permeava la sala. Il suo avversario era un bestione davvero spaventoso, ma lui era riuscito ad avere la meglio e gli stava fracassando la testa contro le sbarre, tanto per essere sicuro che non si rialzasse. Gli umani tutt'intorno sembravano completamente impazziti, facevano paura; poi dicono che siamo noi, quelli sanguinari. Lui ha alzato la testa, mi ha visto, e si è lasciato andare a un sorriso davvero inquietante, con gli occhi che brillavano di folle divertimento e il viso tutto chiazzato di sangue. Si è aggrappato alle sbarre con le mani e con le gambe, assumendo una posizione speculare alla mia e ha puntato gli occhi nei miei. Le sbarre del soffitto della gabbia erano l'unica barriera che ci separava, insomma. Anch'io gli ho sorriso. In quel momento non riuscivo a fare altro.

“Ti è piaciuto, piccola Jess? Vuoi provare? Fatti un giro qui con me, mijn kind, nessuno se ne va insoddisfatto dal Cages...”

Io avrei voluto provare altro, a dire il vero, ma pur di riuscire a toccarlo confesso che avrei accettato persino quello. Stavo per rispondergli, quando quella rompiscatole di Tara si è messa in mezzo e mi ha quasi tirato giù a forza dalla gabbia, trascinandomi via per un braccio. Lei sta rischiando davvero grosso, prima o poi le farà scontare la sua maleducazione, ma forse è troppo idiota per rendersene conto.

 

Altro momento bellissimo è stato quando sono entrata sul serio nella gabbia con lui a fare un po' di pratica. Niente umani in giro, giorno di chiusura, e poco da fare, visto il clima proibitivo all'esterno. Ecco, questa è una cosa di Amsterdam che proprio non mi piace. Non fa che piovere o tirare vento, una vera scocciatura, soprattutto per i capelli. Pam è disperata e ha dichiarato di non voler più mettere il naso fuori, ma ci sono negozi troppo interessanti perchè riesca a resistere. Quando torneremo a casa, avremo bisogno di un aereo supplementare solo per trasportare i suoi acquisti! Ma vi stavo dicendo di quando mi sono trasformata in una lottatrice e ho sfidato l'Olandese.

“Coraggio, non ti farò male!” mi ha detto, anche se il suo tono non era così rassicurante. Non volevo che pensasse che sono una ragazzina fragile e fifona, e così ho accettato.

“Dai, fammi vedere cosa sai fare. Quel nano del tuo creatore ti avrà ben insegnato qualcosa, no?”

“Bill non è un nano, attento a come parli!”

“No? Allora dev'essere cresciuto, dall'ultima volta che l'ho visto, perchè era proprio...”

Io voglio ancora bene a Bill, nonostante quello che è diventato. È pur sempre il mio maker e con me è sempre stato molto buono, e non posso dimenticarlo, così non sopporto che si parli male di lui. È stato questo a darmi il coraggio di mollargli un pugno sul naso, che l'ha fatto indietreggiare di un passo,  sorpreso. Io me ne sono subito pentita, avevo paura che mi facesse a brandelli, e ho visto Pam e Tara avvicinarsi  preoccupate alla gabbia, ma lui è scoppiato a ridere e si è pulito il viso dal sangue con aria distratta.

“Niente male, piccola, niente male. Sei altrettanto brava a difenderti?”

Un attimo dopo ero coricata per terra a due metri di distanza, senza nemmeno sapere che cosa mi aveva investito, forse un treno, e anche il mio naso sanguinava.

“Fatto male?”

“Per niente!” Mi sono rialzata e mi sono di nuovo fatta sotto, ma quando ho cercato di colpirlo ancora, lui era sparito. Me lo sono ritrovato alle spalle e ho ricevuto una spinta che mi ha rispedito a terra un'altra volta, e l'ho sentito ridere.

“Sei troppo prevedibile, mijn kind, si capisce troppo presto da dove arriverà il colpo. Non devi muoverti come un'umana, sfrutta la tua velocità e rimani immobile fino all'ultimo momento.”

Mentre mi diceva tutto questo mi stava appiccicato alle chiappe, incombendo su di me, con le braccia attorno alla mia vita. Aspettavo che mi lasciasse andare, ma non succedeva. Mi ha annusato il collo con tutta calma, mi ha anche dato una nasata affettuosa, come se fosse un grosso gatto amichevole, e io intanto... morivo. Morivo dalla voglia di voltarmi e di cacciargli la lingua in bocca, sarò sincera. Sentivo un rigonfiamento, premermi contro là dietro, ma potrebbe anche essere stato il pacchetto di sigarette da cui non si separa mai. Pam però ha pensato bene di intromettersi, richiamando Raistan con tono acido. L'incanto si era spezzato, accidenti a lei. E tutto perché sospetto che sia gelosa. Gelosa marcia! Lo vedo come lo guarda, ma non può averla sempre vinta!

Abbiamo combattuto ancora per un po' e sono anche riuscita a colpirlo in un paio di occasioni, ma non era più così divertente. Quella strega riesce sempre a rovinare tutto!


 

Ieri però è stata la serata migliore di tutte, lasciate che ve la racconti!

Prima di tutto, da quando sono qui ho preso l'abitudine di dormire di nuovo in un letto anziché in una cassa, mentre Pam e Tara giocano sempre a fare i cadaveri. La mia stanza è molto graziosa, si vede che la casa apparteneva a una donna, è tutto molto curato e piacevole. La sorpresa più grande è stata svegliarmi e trovare Raistan sulla porta, intento a fissarmi. Mi sono spaventata un po', devo confessarvelo, sono saltata a sedere sul letto e mi sono coperta frettolosamente col lenzuolo. Lui si è come riscosso e mi ha sorriso.

“Che... che succede, Maestro?”

“Voglio farti vedere una cosa, vieni con me. Scarpe comode, mi raccomando. Ti aspetto di sopra. E smettila di chiamarmi in quel modo.”

Mi sono vestita in tutta fretta e ho indossato degli scarponcini, poi sono schizzata al piano superiore. Ero così lusingata che avesse cercato proprio me, ed ero anche curiosa di vedere che cosa mi voleva mostrare. Senza dire una parola, mi ha fatto indossare il giaccone, mi ha preso per un polso e mi ha trascinato fuori... e lì sono rimasta a bocca aperta per la sorpresa.

La neve! Amsterdam era tutta ricoperta da una fitta coltre bianca, che continuava a scendere dal cielo in grossi fiocchi, uno spettacolo meraviglioso.

Per qualche istante non sono riuscita a spiccicare parola, ma lui non sembrava aspettarsi chissà che discorso. Se ne stava lì a fumarsi una sigaretta con un vago sorriso sulle labbra, l'aria compiaciuta.

“È la prima volta che la vedo... e che la tocco, è stupendo! In Lousiana non nevica mai...” credo di aver balbettato, guardandomi intorno rapita.

“Lo sospettavo, per questo ho voluto venirti a chiamare. Ti va di fare una passeggiata?”

Mi andava, anzi, ero sul punto di mettermi a saltellare per la gioia, e ho accettato il braccio che mi porgeva. Abbiamo fatto miglia, credo, ma non patendo il freddo potevo solo apprezzare i lati positivi. Lui a volte parlava, a volte no, mi poneva domande e ascoltava con attenzione le risposte. Mi ha fatto sentire bene, come se davvero gli importasse di me e di quello che avevo da dirgli, anche se sono soltanto una campagnola ignorante. So quello che dice Pam, ma mi chiedo se lei abbia conosciuto questo lato di lui che io trovo tanto attraente.

 

A un certo punto stavamo attraversando un parco, totalmente deserto a quell'ora, illuminato soltanto dalla luce dei lampioni. La neve rendeva il paesaggio magico, come un dipinto incantato, e l'unico suono era quello ovattato dei nostri passi. C'era una cosa che avrei voluto fare, ma mi sentivo ridicola a chiederglielo, e così mi ero ammutolita.

“Hai ragione, sono troppo vecchio per fare pupazzi di neve, ma tu puoi, se vuoi.”

Dimentico sempre la sua capacità di leggere nel pensiero, di cui aveva approfittato di nuovo. Chissà quante cose imbarazzanti ha già potuto cogliere, meglio che non ci pensi!

Mentre lui mi guardava, seduto su una panchina a fumare tranquillo, io mi sono data alla costruzione del primo pupazzo di neve della mia vita, e mi sono divertita un mondo. Certo, se lui avesse partecipato sarebbe stato ancora meglio, ma ha declinato più volte il mio invito, scuotendo la testa con un sorriso.

“Però devi darmi il tuo berretto. Jack Frost ha freddo, senza” gli ho detto alla fine.

“Non se ne parla.”

È stato a quel punto che mi è venuta quell'idea malsana. Mentre non guardava, ho raccolto un'enorme manciata di neve, l'ho compattata e poi gliel'ho lanciata, raggiungendolo proprio in faccia nel momento in cui portava la sigaretta alla bocca. La cosa più buffa è stata la sua impassibilità, e lo 'shhhhhhhh' con cui la cicca fradicia esalava l'ultimo respiro, mentre pezzi di neve gli si staccavano dal  viso e gli cadevano in grembo. Io tentavo di frenare le risate coprendomi la bocca con le mani, ma non c'era verso, ho creduto di morire proprio lì, in un parco di Amsterdam, spaccata in due per il troppo ridere. Un attimo dopo mi sono ritrovata coricata per terra con lui addosso, e ho strillato di paura, ma anche lui stava sorridendo.

“Sei una piccola sfacciata, dovrei punirti molto severamente, lo sai?”

Ho sentito i miei canini scattare all'infuori, segno inequivocabile di eccitazione, ma non potevo farci niente. Di nuovo quel rigonfiamento, ma ero sicura che non fossero le sigarette, e non l'ho mai visto fumare cubani, quindi...

Non so voi, ma se io mi ritrovo coricata per terra, sotto il vampiro per cui sbavo da una settimana, gli butto le braccia al collo e cerco di baciarlo, come minimo, ma diventa difficile se il vampiro suddetto ti anticipa spiaccicandoti in faccia una quantità di neve pari a un iceberg e scoppia a ridere come un matto. Ok, è stato divertente lo stesso, perché il suo gesto ha dato inizio a un'epica battaglia a palle di neve, qualcosa che ho sempre solo visto fare nei film, ma mai sperimentato di persona. Per fortuna il parco era deserto, perché era come se si fossero creati due vortici bianchi, sghignazzanti, che sfrecciavano qua e là cercando di colpirsi a vicenda. Alla fine eravamo fradici dalla testa ai piedi e la sua splendida chioma gli pendeva in ciocche gocciolanti giù dalle spalle, ma per una volta quella strana malinconia che traspare sempre dai suoi occhi sembrava essersi dissolta, e mi ha fatto piacere.

 

Quando siamo rientrati ci ha pensato Pam a rovinare l'atmosfera, sottoponendomi a un terzo grado in stile KGB e fulminando Raistan con lo sguardo. Lui non si è scomposto più di tanto, e ha annunciato che andava a cambiarsi. “Sono bagnato fin nelle mutande” ha detto.

“Tu non le porti, le mutande, olandese” gli ha sibilato Pam. Carina, a farmelo sapere.

“Vedo che certe cose rimangono impresse. A dopo, ragazze. Jess, è stato... interessante.”

Per la successiva mezz'ora quell'arpia ha voluto sapere dove fossimo stati, che cosa avessimo fatto e perchè fossimo usciti senza avvertirle, peggio di mio padre, e non mi riferisco a Bill Compton. Non riusciva a credere che ci fossimo limitati a fare a palle di neve, ma solo perché è una vecchiaccia malpensante. Il fatto che io stessa volessi fare altro non conta. Pam non sa leggere nel pensiero, per sua sfortuna. Non capisco che cosa le importi se mi porto a letto Raistan, non è la custode della mia virtù, che diavolo! È solo che lo vuole tutto per lei, non mi frega. Anche Tara ne è convinta, anche se non lo dice, ed è più ringhiante del solito, ma non ce la farà.

 Ho deciso.

Io, Jessica Hamby, entrerò nell'ufficio di Raistan Van Hoeck, lo ribalterò su una qualunque superficie piana e lascerò che faccia di me ciò che vuole. Spero cose molto cattive. Mi sono comprata un completino che lo farà andare fuori di testa. Vi farò sapere!

 

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Commenti: 12
  • #1

    Aria (lunedì, 18 febbraio 2013 13:11)

    Muahahahahahah, non riesco a smettere di ridere!Ed io che pensavo che nella gabbia ci sarebbe finita Tara per prima...ma diamole tempo. ;)
    Come volevasi dimostrare, l'esuberante figlia del nano (LOL) è partita in modalità pantera del ribaltabile (ah no, quella era Crystal...beh, facciamo tigre, va): si prevedono nottate movimentate.
    Non so fino a quando Raistan riuscirà a comportarsi da gentiluomo e a contenersi come ha fatto finora: in fondo il vampiro non è di bronzo!
    Povera la mia Pam, definita vecchiaccia malpensante solo perché conosce i suoi polli! :D

  • #2

    Mabel (lunedì, 18 febbraio 2013 13:43)

    Raistan finora ha fatto il gentiluomo perchè non sa della "virtù" di Jessica, sennò altro che pacchetto di cubani... avrebbe avuto i chiloni dei jamaicani! Comunque molto molto divertente e carino leggere le avventure dal punto di vista di Jessica... che tra l'altro disinvolta parecchio a pubblicarle su un blog anziché sul diario segreto... Se Pam lo legge? Dubito che le piacerebbe il "vecchiaccia". Comunque ripeto capitolo molto molto piacevole e divertente

  • #3

    LuciaG (lunedì, 18 febbraio 2013 13:53)

    Ahaha contente di divertirvi! A me questo capitolo piace particolarmente, soprattutto la parte della neve, per l'inaspettata dolcezza che Raist ha dimostrato nei confronti di Jess. Avere la premura di pensare che per lei la neve fosse un'assoluta novità dimostra qualità che un "demonio stronzo" non potrebbe avere!
    Adesso vedremo se Jess tirerà davvero fuori l'artiglieria pesante, come reagirà Raist nel scoprire le sue doti... intime e se finalmente i due riusciranno ad andare fino in fondo, o se Pam ricoprirà di nuovo il ruolo di cockblocker che le sta riuscendo tanto bene... purtroppo.
    Raist con la neve che gli sgocciola dalla faccia... ho riso parecchio anch'io!

  • #4

    Mabel (lunedì, 18 febbraio 2013 13:55)

    @Lucia: con la neve che gli sgocciola dalla faccia me lo sono immaginato come il grumpy cat

  • #5

    LuciaG (lunedì, 18 febbraio 2013 14:45)

    Ahahahaha Mabel, the Grumpy Cat! Però il Cat è appunto Grumpy, lui me lo vedevo più modello statua di sale... o di ghiaccio! Inespressivo!

  • #6

    Claudia (lunedì, 18 febbraio 2013 16:31)

    Chissà... vedremo cosa ha in serbo Jessica per Raistan... In effetti lui ancora non sa della faccenda dell'eterna virtù di Jessica, chissà come reagirà?
    Anche io trovo che l'idea di Raistan di portare Jessica a vedere per la prima volta la neve sia dolcissima e molto romantica; credo che Raistan si senta molto protettivo nei confronti di Jess. Vedremo come andrà a finire...

  • #7

    wróżenie (lunedì, 28 novembre 2016 13:27)

    wychowanica

  • #8

    wróżby z tarota (lunedì, 28 novembre 2016 19:57)

    pstrąg

  • #9

    sex telefon całodobowy (martedì, 29 novembre 2016 12:50)

    nieobwitymi

  • #10

    sex telefony (martedì, 29 novembre 2016 13:45)

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  • #11

    sex telefony (martedì, 29 novembre 2016 19:52)

    niewyczarowany

  • #12

    love spell (giovedì, 01 dicembre 2016 01:36)

    zbrązowiawszy